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Perché compagnia de’ Medici
Lorenzo di Piero de’ Medici, chiamato Lorenzo il Magnifico, fu signore di Firenze a partire dal 1469 fino alla sua morte, terzo della dinastia dei Medici. La sua figura è passata alla storia in quanto, oltre che politico, anche scrittore, mecenate e poeta
Lorenzo è un amante dell’arte a tutto tondo.. A soli vent’anni, nel 1469, Lorenzo de’ Medici si trova capo dello Stato fiorentino e, nonostante gli impegni come governante siano tanti, non rinuncia mai alla passione per la letteratura e, anzi, fa del prestigio culturale di Firenze uno dei suoi obiettivi politici. E’ un mecenate di altissimo livello, attento alla valorizzazione di tutte le forme artistiche e protettore di artisti ed intellettuali.
Per questo Lorenzo volle a corte una compagnia di teatranti che deliziassero le sue cene ed i suoi incontri con alcune sue opere incentrate sulla celebrazione della natura, della bellezza, di giovinezza, donne ed amore: Nencia da Barberino, la Novella di Giacoppo e la Novella di Ginevra, Beoni, la caccia col Falcone, i Canti carnevaleschi ……
Lorenzo il Magnifico De’ Medici muore a Firenze e precisamente nella sua villa di Careggi nel 1492. La compagnia di corte che l’aveva accompagnato durante la sua vita fu licenziata ma continuò a divulgare le sue opere per molti anni facendosi chiamare la Compagnia De’ Medici.